La strada che da Kranjska Gora attraverso il Vršič (1611 m) giunge a Trenta venne iniziata all’inizio del maggio 1915, quando era già chiaro che l’Italia avrebbe dichiarato guerra agli austro-ungarici. Per i lavori vennero usati 12.000 prigionieri russi, catturati sul fronte orientale, che realizzarono la strada con fatiche inumane. Vivevano in semplici baracche, mal nutriti e vestiti, molti di essi non sopravvissero alla fatica e alle malattie. La strada serviva per il mantenimento delle unità austro-ungariche sul fronte dell’Isonzo e per il trasporto dei feriti dal fronte. Fu percorribile già alla fine del 1915.
L’esercito non prese in considerazione i consigli della gente del posto sul pericolo delle valanghe, perché ritenne che si potesse evitare una catastrofe con la costruzione di gallerie in legno per la protezione della strada dalle valanghe, le quali, una volta staccatesi, avrebbero semplicemente evitato di colpire la strada grazie alle gallerie. Sfortunatamente, questo non si avverò. Nel marzo 1916 a causa di neve abbondante dalle pendici del Mojstrovska iniziarono a staccarsi valanghe di neve che seppellirono ogni cosa sotto il proprio cammino (i costruttori della strada, le gallerie, le funivie). In alcuni luoghi, a causa di valanghe, dovettero spostare il tracciato stradale.
Nel periodo fra le due guerre mondiali il tratto settentrionale della strada sul Vršič passò al Regno di Jugoslavia, il tratto meridionale (nella Valle di Trenta) passò invece all’Italia. Il Passo del Vršič fu attraversato dal confine di stato.
L’ingresso e l’uscita dalla galleria si trovano nella parte della Valle di Trenta, a circa 2 chilometri sotto il Passo del Vršič.
Center za obiskovalce Pot miru, Kobarid
(Centro visitatori “Walk of Peace”, Kobarid)
Gregorčičeva ulica 8
SI–5222 Kobarid
+386 5 389 0167, +386 31 586 296