Al di fuori del paese di Godovič, lungo la strada verso Črni Vrh nad Idrijo, si trova un tunnel non completato e abbandonato del periodo della Grande Guerra. Il tunnel è lungo 400 metri, perlopiù scorre su due piani, solo una piccola parte è larga abbastanza da poter fungere da normale galleria ferroviaria. In punti diversi del tunnel possiamo osservare le diverse fasi di costruzione. Secondo i racconti è stato costruito da prigionieri russi. Nella galleria ci sono oggi molti resti di legno, ferro e altri materiali.
Il tunnel faceva parte di un esteso progetto di costruzione di una tratta permanente, a scartamento normale, del percorso ferroviario Logatec–Hotedršica–Godovič–Črni Vrh–Col–Ajdovščina. Si pensò alla costruzione di questa tratta già dall’ottobre o novembre 1916, quando, dopo la Nona Battaglia dell’Isonzo, le forze militari austriache si ritirarono nell’area di Čepovan e Trnovski gozd.
Poiché l’approvvigionamento delle unità rappresentava un grande problema, il 10 aprile 1917 il ministero della guerra austriaco ordinò la costruzione della suddetta tratta. Questa iniziò il mese stesso, tuttavia durante i lavori non fu possibile evitare interruzioni. Per prima cosa costruirono terrapieni, effettuarono gli scavi maggiori e scavarono gallerie. A Logaško polje era in progetto addirittura una stazione ferroviaria. La tratta è stata costruita dall’impresa di Vienna Brüder Redlich & Berger, collaborarono anche professionisti tedeschi, cechi e ungheresi. Parallelamente, a fianco alla nuova ferrovia a scartamento normale, ne veniva costruita anche una a scartamento ridotto, con cui, tra le altre cose, trasportavano il materiale edile necessario.
Lo sfondamento del fronte dell’Isonzo nell’ottobre 1917 richiese l’abbandono di ulteriori lavori per la costruzione della ferrovia a scartamento normale. Riuscirono a portare la linea ferroviaria fino a Hotedršica e terminarono il tunnel Naklo e un altro tunnel a Godovič, in uso tutt’oggi (vi passa una strada).
Presso l’uscita del tunnel abbandonato l’esercito italiano, come parte del sistema di difesa sul confine, costruì negli anni trenta un bunker e lo collegò al tunnel.
Dirigersi sulla strada in direzione Godovič–Črni Vrh. La strada passa dapprima attraverso una galleria, poi per un tornante verso sinistra. Al tornante successivo c’è sulla sinistra una diramazione per una strada forestale che porta all’ingresso del tunnel. Nell’ultima parte prima del tunnel la strada è piuttosto ricoperta di vegetazione.
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