Gorizia e Carso isontino

Teatro delle grandi battaglie dell’Isonzo

Facile | 4.30 h

Monte San Michele ‒ Sui passi del soldato Giuseppe Ungaretti

Scopri uno dei campi di battaglia più famosi della Grande Guerra sul fronte dellʼIsonzo, reso celebre anche dalle struggenti poesie di Giuseppe Ungaretti!

Il programma inizia dal piccolo paese di San Martino del Carso/Martinščina, circondato dall’odierna quieta natura carsica, che però nel 1915 si trovò ad essere al centro del fronte dellʼIsonzo, tanto da essere completamente distrutto.
Dopo una breve passeggiata per le vie del paese, in cui si ricorderanno anche le poesie di Giuseppe Ungaretti (che intitolò una sua poesia proprio “San Martino del Carso”), si prosegue con la visita alla Zona Monumentale del Monte San Michele/Debela griža. Il museo all’aperto offre un interessante intreccio di storia e natura. I visitatori possono scoprire strutture e monumenti realizzati tra le quattro cime di questa altura carsica durante la Grande Guerra. Seguendo le indicazioni si possono vedere tutti i più importanti resti italiani e austro-ungarici su questo territorio. All’interno del museo all’aperto c’è anche il Museo Multimediale del Monte San Michele. Nel 2018 il Museo è stato completamente rinnovato ed offre oggi unʼesperienza davvero unica grazie a strumenti e contenuti multimediali interattivi in grado di trasmettere informazioni e, soprattutto, emozioni.

Visita facoltativa:
Nel paese di Castelnuovo troviamo il Parco Ungaretti. È stato ricostruito secondo i progetti dell’architetto Paolo Bornello, che ha voluto mettere in luce l’interpretazione di Ungaretti associata al paesaggio carsico e alla Grande Guerra. Il fronte carsico fu d’ispirazione per la sua prima raccolta poetica, Il porto sepolto. Il libro di esordio, uscito nel 1916, comprende 29 componimenti, i più conosciuti dei quali sono Fratelli, San Martino del Carso, ecc. Ungaretti fu il rappresentante principale dell’ermetismo in Italia e personalità di rilievo nella scena letteraria e storica italiana del XX secolo.

Foto: (1) PromoTurismoFVG; (2) Schirra/Giraldi, PromoTurismoFVG; (3) Matevž Lenarčič, Fundacija Poti miru; (4) Paolo da Pozzo, PromoTurismoFVG; (5) Simon Kovačič, Fundacija Poti miru; (6) IKON, PromoTurismoFVG; (7) Marco Mantini