Tappa K-C 5

San Pietro al Natisone/Špiètar‒Matajur

Escursionisti Appassionati di storia e di turismo della memoria
Impegnativa

La quinta e penultima tappa dell’anello Kobarid (Caporetto)‒Cividale del Friuli/Čedad‒Kobarid dedicata ai luoghi e vicende della Grande Guerra di questo settore, con particolare riferimento ai fatti avvenuti nell’ottobre 1917, è una piacevole passeggiata naturalistica che riporta nel cuore delle Valli del Natisone/Nadiške doline per raggiungere il suo simbolo: il Monte Matajur.
Questo rilievo, con i suoi 1642 metri s.l.m., è la cima più alta delle Valli ed è un punto di riferimento per tutta l’area circostante. Anche durante il primo conflitto lo fu e il 26 ottobre 1917 il giovane tenente Erwin Rommel, occupando la sua cima, permise all’esercito austro-germanico di ottenere un notevole vantaggio dal punto di vista strategico.
Il percorso di questa tappa è senza dubbio molto suggestivo dal punto di vista naturalistico ma da quello storico ci sono ben poche tracce visibili. Inoltre, è senza dubbio uno dei tratti più impegnativi dell’anello (15,8 km, 1500 m di dislivello) quindi prima di decidere se percorrerlo, vanno fatte le dovute valutazioni (in alternativa, si possono usare mezzi pubblici o noleggiare e-bike).
Dallo SMO si attraversa la SS54 sul lato con il marciapiede e si ripercorrono gli ultimi metri della tappa precedente fino a raggiungere lo spiazzo dove si trova la chiesa di San Pietro. Svoltando a sinistra, si cammina lungo Via dei Klancic (superando la chiesa alla nostra destra) senza mai abbandonarla fino alla fine del primo tornante, quando a sinistra si stacca la traccia del sentiero CAI 749 che da qui porta direttamente al Monte Matajur.
Con andamento leggermente in salita, si rientra pienamente nelle Valli del Natisone e zone boschive si alternano a zone in cui si apre il panorama verso I piccoli paesini caratteristici della zona, in grado di offrire in alcuni casi dei ristori, in altri occasioni di approfondimenti culturali come piccoli musei etnografici legati allo SMO o le chiesette votive tipiche della zona.
Superata Mezzana/Mečana, il sentiero CAI 749 compie un paio di tornanti prima di virare decisamente a sinistra in direzione del Monte San Giorgio e poi Passo della Glevizza/Hlevišča. Da qui, inizia la salita vera e propria per la cima del Matajur, caratterizzato da una pressoché totale assenza di alberi. Sempre rimanendo sul 749, si superano un paio di bivi prima di arrivare al Dom na Matajure (bivacco) e poi alla cima vera e propria con la sua piccola chiesetta e da dove si gode di un panorama strepitoso a 360°.
Dopo il giusto riposo, la facile discesa lungo il sentiero CAI 736 porta in poco meno di mezz’ora al Rifugio Pelizzo.

Foto: (1–4, 7) Schirra/Giraldi, PromoTurismoFVG; (5) Ezio Gosgnach; (6) PromoTurismoFVG

Accesso e informazioni utili

Accesso

Trasporto pubblico:

Autobus:
Linee SAF 310, 311, 312: Cividale del Friuli–San Pietro al Natisone (tragitti diversi)

Parcheggio (punto di partenza e d’arrivo della tappa):
Partenza: parcheggio Comune di San Pietro e campo sportivo, San Pietro al Natisone/Špietar
Arrivo: parcheggio Rifugio Pelizzo

Informazioni

Centro visitatori ‟Walk of Peace”,
IAT Valli del Natisone
Via Alpe Adria, 73
I–33049 S. Pietro al Natisone (UD)
+39 349 3241168, +39 339 8403196
segreteria@nediskedoline.it
www.nediskedoline.it

Escursionisti Appassionati di storia e di turismo della memoria
Impegnativa

Coordinate GPS

Partenza: 46.127229, 13.485158
Arrivo: 46.203003, 13.539132

Lunghezza

15,8 km

Ascesa

1500 m

Discesa

340 m

Avvertimento

Rifugio Pelizzo, Matajur: aperto tutti i giorni da aprile a novembre, chiuso il martedì.

Periodo consigliato

maggio‒ottobre, (marzo, aprile, novembre*)
* In inverno l’ascesa è consigliabile solo per persone esperte per la probabile presenza di neve e ghiaccio (e possibile anche da fine ottobre a fine aprile).

Equipaggiamento

Scarpe e abbigliamento da trekking, cibo e bevande al sacco, torcia elettrica, bastoni da trekking
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