La cappella di Gabrje venne costruita nel 1920 dal 4° reggimento alpini, appartenente alle unità alpine italiane, dove si trovava a quel tempo il cimitero di guerra italiano. In esso erano sepolti i soldati che avevano perso la vita tra il maggio 1915 ed il marzo 1916 nei combattimenti sul Mrzli vrh e sul Vodel. I loro resti tra le due guerre vennero trasferiti all’ossario di Oslavia/Oslavje, sopra Gorizia/Gorica.
L’entrata della cappella, formata da pilastri, è abbellita dalla scritta Torneranno. All’interno ci sono otto lastre in marmo sulle quali ci sono i nomi di 219 caduti. Al centro della cappella ci sono una grande croce, opera dello scultore Giuseppe Rifesser, e la copia della statua in legno raffigurante un alpino che prega sulla tomba di un compagno sconosciuto.
La cappella, dopo la Seconda guerra mondiale, venne usata a scopi commerciali e quindi dimenticata sino alla fine degli anni ʼ90, quando venne ristrutturata.
Sotto la strada possiamo vedere i resti del bastione che gli italiani avevano chiamato Ridottino.
Da Tolmin continuare verso il villaggio Dolje e quindi procedere fino al villaggio successivo – Gabrje. Parcheggiare la vettura subito dopo il cartello stradale, alla prima casa a destra procedere per una carrareccia che passa dietro la casa. La cappella si trova a un paio di centinaia di metri.
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