Poco dopo la sua costruzione fu facile intuire che il Forte del lago Predil non sarebbe stato in grado di essere un efficace avamposto di artiglieria. Per questa ragione, l’esercito austriaco ne costruì un altro sopra il lago, sulla Sella del Predil. La Batteria del Predil fungeva da supporto al Forte e aveva il compito di controllare la strada verso Sella Nevea e verso il Predil/Predel. Costruito nel 1899 da progetti del 1892, necessitò di un ammodernamento già nel 1906, quando venne dotato di un osservatorio blindato, mentre il tetto venne ricoperto da uno strato di cemento spesso 50-75 cm. Nonostante i miglioramenti apportati, il forte era obsoleto già allo scoppio della Grande Guerra. Un ulteriore problema era la sua posizione, diretta verso Sella Nevea. Tra il 25 maggio e il 21 giugno 1915, gli austriaci riuscirono gradualmente a spostare tre cannoni da 120 mm dal forte in una caverna rocciosa più alta sul versante sud-occidentale della Cima Predil/Predelske glave (chiamata Predilkopf durante la guerra). Dal forte asportarono anche tutte le scorte.
Gli italiani continuarono a bombardare il forte disarmato fino alla fine di luglio, quando trovarono due cannoni che sparavano da una caverna sopra il forte. Nonostante i tentativi, non riuscirono a colpirlo fino alla fine della Grande Guerra.
Nonostante il fatto che il forte sia stato colpito da 50 granate dei calibri più pesanti, è rimasto relativamente intatto. Dopo il 1945, quando il confine correva solo poche centinaia di metri a est della fortezza, gli italiani fecero saltare le casematte dellʼartiglieria e usarono il forte come postazione di confine.
Provenendo dall’autostrada A23 uscire a Tarvisio/Trbiž/Tarvis, successivamente seguire le indicazioni per Cave del Predil/Rabelj/Raibl lungo la strada statale SS54. Superato il piccolo abitato di Cave del Predil, continuare lungo la strada provinciale SP76 fino al lago. Al bivio svoltare a sinistra, direzione Slovenia.
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