Se salite sino alla pittoresca cappella ortodossa in legno sulla strada per il più alto passo sloveno del Vršič, non potete non fare caso alla dicitura Ai figli della Russia che contraddistingue la piramide posta sopra il monumento funebre. È dedicata ai prigionieri di guerra russi catturati sul fronte orientale e condotti sotto le cime delle Alpi Giulie. In difficili condizioni dovettero costruire, verso la metà del 1915, l’indispensabile via di collegamento da Kranjska Gora oltre il passo del Vršič (1611 m) sino a Trenta. La strada era fondamentale per il rifornimento delle unità austro-ungariche sul fronte dell’Isonzo ed il trasporto dei feriti dal fronte. A causa delle nevicate abbondanti all’inizio del 1916 dal versante del monte Mojstrovka cadde una valanga che sotterrò più di un centinaio tra coloro che stavano costruendo la strada. La cappella russa fu costruita dai prigionieri russi a ricordo della sofferenza e dei numerosi compagni deceduti.
L’accesso alla cappella russa è possibile dalla direzione Trenta ovvero dal passo del Vršič o da Kranjska Gora. Dal passo del Vršič sino al parcheggio sotto la cappella russa ci sono 5,4 chilometri. Da Kranjska Gora sino alla cappella russa ci sono 6 chilometri da percorrere.
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