Tappa 8

Nova Gorica–Gorizia/Gorica–Nova Gorica

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Questa tappa condurrà alla scoperta della città di Gorizia/Gorica, nominata assieme a Nova Gorica “Capitale della Cultura Europea 2025”. Qui, la storia della Grande Guerra è ancora molto evidente sia nel suo centro storico che nelle alture circostanti dove si sono combattute diverse battaglie tra il 1915 e il 1916.
La partenza è fissata nella simbolica Piazza Transalpina/Trg Evrope. Camminando lungo Via Caprin, Via Monte Santo, Via degli Orzoni e Via don Bosco si raggiunge in breve il Ponte del Torrione, sull’Isonzo (Soča), dove è presente anche un monumento in ricordo della Sesta Battaglia dell’Isonzo. Una volta attraversato, inizia la salita in direzione Piuma/Pevma fino a raggiungere l’ossario Italiano di Oslavia/Oslavje, in cui sono custoditi i resti di oltre 57.000 soldati.
La tappa prosegue lungo una strada forestale, inizialmente asfaltata, che si stacca alla sinistra della scalinata dell’Ossario. In leggera discesa si attraversa il Bosco Piuma fino ad arrivare al sentiero CAI 98 (corrispondente al Vallone dell’Acqua).
A questo punto si svolta a destra (lasciando alle proprie spalle Gorizia) e dopo circa 100 metri ci si immette sul sentiero a sinistra che in leggera ma costante salita porta alla cima del Monte Calvario/Kalvarija (in realtà è un colle, la cima è 270 metri s.l.m.). Oggi la natura è rigogliosa e domina tutto l’ambiente circostante ma nel 1915–1916 queste pendici furono lo scenario di durissime battaglie tra soldati italiani e austro-ungarici, ricordati dai monumenti costruiti negli anni ’20 e ’30 del XX secolo.
Dopo una meritata pausa in cui si può godere anche del panorama sulla città di Gorizia e le alture circostanti, si inizia la discesa verso la località di Piedimonte/Podgora. Giunti alle prime case del paese, si svolta a destra verso il sottopassaggio Baruzzi (prestando attenzione per la mancanza di marciapiede) e poi a sinistra verso il Ponte 8 Agosto che riporta verso il centro di Gorizia.
Superata la zona della stazione ferroviaria, ci si ritrova nel centralissimo Corso Italia che in pochi minuti porta verso il centro storico della città dove si trovano i Giardini Pubblici con le statue dedicate al Fante e ad Enrico Toti. Salendo lungo Via D’Annunzio invece si arriva a Borgo Castello con il suo maniero medievale e diversi musei, tra cui quello dedicato alla Grande Guerra.
Per concludere questo anello, si scende lungo il sentiero che costeggia il bastione, sopra la Galleria Bombi, arrivando quindi all’ex Valico del Rafut, un tempo zona di controllo tra Italia e Jugoslavia e oggi luogo della memoria della Guerra Fredda (sul lato sloveno è presente il Museo del Contrabbando mentre su quello italiano sta nascendo il Museo del Rafut).
Una volta in Slovenia, vale la pena fare un ultimo sforzo e salire verso il Santuario Francescano della Kostanjevica (Castagnavizza) che precede di poco l’arrivo a Nova Gorica e di nuovo alla Piazza Transalpina.

Foto: (1) Schirra/Giraldi, PromoTurismoFVG; (2) Matevž Lenarčič, Aerovizija; (3, 4) Marco Milani, PromoTurismoFVG; (5) Massimo Crivellari, PromoTurismoFVG; (6) Simon Kovačič, Fundacija Poti miru; (7) Matevž Lenarčič, Fundacija Poti miru